“Non puoi attraversare l’oceano stando in piedi a osservare l’acqua”
(Rabindranath Tagore)
Luigi Cancrini, fondatore e presidente del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma, nel seminario di sabato 18 marzo ha parlato del “viaggio nell’oceano Borderline: l’esperienza emozionale del terapeuta.”
La frase di Tagore che ho scelto rappresenta bene il messaggio che ci ha trasmesso: se noi terapeuti non accogliamo le emozioni di chi ci chiede aiuto non possiamo pensare di fare un lavoro completo.
Con le persone che hanno un funzionamento Borderline il lavoro è piuttosto difficile e occorre stare nelle onde dell’ “oceano borderline”. Ambiente particolarmente imprevedibile dove, per poter navigare, occorre accoglienza e stabilità, come base sicura, flessibilità e consapevolezza delle proprie capacità.
Luigi Cancrini sa guidarci con maestria e ci aiuta ad orientarci nell’immenso oceano borderline con bussole preziose: le relazioni interpersonali, il funzionamento della mente, l’ascolto e il racconto di casi particolarmente complessi che riflettono l’intensità dell’esperienza umana del terapeuta che prova emozioni forti e contrastanti.
La sala messa a disposizione dall’Ordine dei Medici di Torino era gremita di terapeuti che lavorano nel SSN e nel privato in diverse realtà e allievi provenienti dalle scuole di terapia familiare di Torino, a conferma che il prof. Cancrini è un punto di riferimento per la comunità degli psicoterapeuti per convergere verso “l’unità della psicoterapia”. Tema molto caro al professore che lo propone con passione e convinzione. Nel corso del seminario vi è stato un dialogo intenso dove sono stati condivisi pensieri ed emozioni. È stata un’esperienza illuminante.
Alla prossima traversata insieme.
Eliana Bruna
Allieva didatta del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazione